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Le Spider e le Maserati sono fuori moda. Simbolo di un amante noioso, tutto forma e niente sostanza. Gli uomini riscoprono il fascino delle macchine piccole. Un'indagine del mensile Gentleman.

MILANO - In realtà la notizia ha un precedente più che illustre: anche l'avvocato Agnelli conquistava i cuori femminili in 500. Ma parliamo di almeno trent'anni fa. Se oggi viene fuori che la Spider non conquista più e che le donne preferiscono l'utilitaria, sarà anche vero, ma c'è da vedere quante diciottenni hanno mai visto la fiat 500 in versione "autentica". Sta di fatto che, un'indagine realizzata dal mensile Gentleman , in collaborazione con un pool di psicologi su un campione di 740 uomini italiani (di età compresa tra i 28 e i 55 anni) rivela che l'uomo che viaggia in macchine costose e rare è "tutto fumo e niente arrosto". Mentre il perfetto seduttore mette da parte le spacconerie e si dedica....alla sostanza dell'approccio.

In realtà l'uomo in spider è "un amante inconcludente", mentre quello in berlina è "tremendamente noioso". Di fatto per oltre un italiano su due (52 per cento) l'auto resta soprattutto uno strumento di seduzione. Ecco che la Aston Martin di Tronchetti Provera, la Ferrari di Barrichello, ma anche la 500 rossa di Montezemolo sono simboli di seduzione .

Se il 40 per cento sottolinea che l'auto rappresenta uno status symbol, il 31 per cento confessa che si tratta semplicemente di una passione che non ha bisogno di essere spiegata. "L'automobile - dice Aldo Carotenuto, docente di psicologia della personalità - è considerata da molti come una propaggine, un prolungamento di se stessi. Certo ci i sono casi estremi di chi cerca esclusivamente all'esterno, una sorta di compensazione a carenze interiori palesando una carenza di autostima. E l'aiuto che può venire da un'automobile super accessoriata - continua Carotenuto - non è trascurabile. Anche per l'instaurarsi di relazioni amorose o meno che siano... Non che tutte le donne prestino un'attenzione selettiva a chi possiede una bella macchina. Ma se un'innata insicurezza relazionale può essere compensata dal fatto di essere al volante di un'auto prestigiosa, perché esimersi dal farlo?"

Sono solo il 17 per cento gli uomini italiani che vivono l'automobile come un "semplice mezzo di trasporto ", o addirittura "un oggetto di cui si può tranquillamente fare a meno" (7 per cento), mentre per quasi un italiano su dieci (9 per cento) è vissuta quasi come "una seconda casa". Sta di fatto che all'automobile si prestano più cure e attenzioni che alla propria casa, tanto che quasi un terzo degli intervistati (32 per cento) ha confessato di dedicarvi almeno un'ora al giorno di cure amorose, o più attenzioni che alla propria partner.

Più che un oggetto funzionale, l'auto è ancora per gli italiani un vero "strumento di piacere", come rivela l'indagine di Gentleman. Quasi un italiano su due (47 per cento), infatti, alla domanda "quale emozione deve suscitare la guida dell'auto ideale?" risponde senza esitare, "una sensazione di appagamento". Per il 35 per cento, l'auto deve trasmettergli una sensazione di potere, mentre uno su quattro (24 per cento) quando si mette al volante è alla ricerca di relax.

Tra le tipologie di amanti-piloti c'è il tipo Berlina. Ha le idee chiare su tutto, prima di ogni spostamento si informa sulle condizioni della strada, con le donne è tradizionalista. Bravissimo nell'arte del corteggiamento e della seduzione ma alla fine un amante noioso. Il tipo Spider, è brillante, esuberante e "rapido", come la sua automobile. Ma alla fine, in amore come nella vita, è "più forma" che "sostanza", ed è un "amante inconcludente". Il tipo Smart/500, invece, è una persona che non ama le perdite di tempo: come la macchina che guida è molto pratico e sempre in movimento. Anche in amore e nel corteggiamento è particolarmente concreto. Non brilla certo per romanticismo, e di fronte ad un rifiuto non ci pensa due volte, si rimette subito in carreggiata in cerca di una nuova preda. Al suo opposto, c'e' il tipo Jaguar : la seduzione per lui e' piu' di un arte, è una vera vocazione. Un rischio? Attira tutte le donne. I tipi da auto d'epoca sono "si' romantici ma un po' troppo pignoli": Dal canto loro quelli che nemmeno nel traffico delle metropoli al fuoristrada rinunciano, sono uomini che "si imbarcano sempre in relazioni troppo complicate". Il tipo duna: per loro l'auto è solo un optional , nulla piu' di un mezzo di trasporto e l'aspetto estetico conta meno di zero. Anche con le donne non è certo un "cacciatore": è meglio che sia lei a prendere l'iniziativa.

Ma cosa vogliono gli italiani da un'auto? il 52 per cento risponde che nella scelta di un'auto al primo posto c'è sempre la potenza, per la quale sono disposti a derogare al design (44 per cento), solo al secondo posto. Gusti che trovano rispondenza immediata negli atteggiamenti di guida: ben il 49 per cento adora l'alta velocità e il 41 per cento prova un brivido particolare nei sorpassi (41 per cento), o le curve (37 per cento ). I posti dove sognano di sfogare la voglia di velocita' sono i percorsi dei rally (42 per cento), e i circuiti automobilistici (31 per cento). Ecco allora che l'automobile diventa sempre di più un luogo dove scaricarsi dallo stress, e per il 52 per cento una delle cose più fastidiose, quando e' al volante, è avere di fianco qualcuno che si ostina a voler conversare. Lo stesso telefonino viene vissuto come un disturbo e sembrano al tramonto anche gli impianti stereo troppo "rumorosi": impediscono di sentire il motore (31%).

E le auto dei vip adesso diventano i nuovi simboli della seduzione: da quella alla 007 di Tronchetti Provera alla "vecchia" 500 rossa di Montezemolo. Per un italiano su tre (32 per cento) c'è in testa la Aston Martin posseduta da Marco Tronchetti Provera, seguita dalla Maserati di Rubens Barrichello (26 per cento). Ma tra le auto più desiderate c'è anche la mitica 500 rossa, vanto di Luca Cordero di Montezemolo (20 per cento). E Francesco Totti è invidiato anche per la sua Ferrari (12 per cento). Chiude la classifica l'auto d'epoca di Paolo Conte (7 per cento).

(15 marzo 2002)

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